Le professioni legate al mondo della vista sono diverse e si differenziano per aree di competenza, ruoli e campi di azione.
Conoscere le differenze tra Ottico, Oculista e Ortottista consente di rivolgersi alla figura corretta nel momento in cui si manifesta una determinata patologia o si necessiti di occhiali da vista.
Ottico, Oculista e Ortottista: quali sono le differenze?
L’Ottico è una figura che rientra nella categoria degli artigiani.
L’Ottico infatti realizza, misura e vende gli ausili visivi ossia occhiali, lenti a contatto, etc ed è quindi in grado di interpretare le prescrizioni mediche dell’oculista. L’ottico può creare lenti per occhiali e posizionarle nelle montature giuste; può inoltre controllare e misurare la vista del paziente.
L’ottico non è abilitato a produrre diagnosi nè a prescrivere terapia medica o farmacologica, nè a eseguire visite oculistiche.
L’Oculista è un medico a tutti gli effetti con specializzazione in oftalmologia ed ha almeno 11 anni di istruzione e formazione.
L’oculista visita gli occhi del paziente e ne valuta lo stato di salute generale: può produrre diagnosi e prescrivere trattamenti farmacologici e chirurgici. Nel caso si necessiti di un intervento chirurgico, l’oculista è in possesso delle competenze per intervenire.
L’oculista può misurare la vista e prescrivere occhiali o lenti capaci di migliorare la vista del paziente.
L’Ortottista è un professionista sanitario con laurea in ortottica e assistenza oftalmologica. E’ specializzato nel trattamento delle patologie oculari.
Non è un medico come l’oculista, ma le sue competenze vanno dalla riabilitazione visiva all’esecuzione degli esami strumentali fondamentali e spesso complementari alla visita oculistica; l’ortottista può anche assistere il chirurgo oculista in sala operatoria.
L’ortottista svolge la sua professione sotto la supervisione del medico oculista.